IMMAGINATEVI DI STARE sfrecciando sull’autostrada, la mente libera da qualsiasi preoccupazione, quando, improvvisamente e in modo del tutto inaspettato, un grosso pezzo di calcestruzzo (o un asse di legno, un animale morto o quel librone che avreste dovuto restituire alla biblioteca e che stavate cercando da un pezzo) “emerge” tra le ruote posteriori del veicolo davanti a voi. Che fare? Frenare rapidamente? Scartare per evitare l’ostacolo? Proseguire dritto e scavalcarlo? Naturalmente la risposta dipende da altre variabili insite nella situazione. Velocità, distanza di sicurezza. numero d corsie e cose del genere. Vi siete lasciati uno spazio protettivo? A complicare la situazione c’è il fatto che tutti questi fattori devono essere analizzati in un istante. Ma la buona notizia è che con un po’ di previdenza e guidando attivamente mon passivamente) potete aumentare notevolmente le vostre probabilità di evitare una tragedia.
Andiamo per gradi
Il modo mig]iore per affrontare un ostacolo imprevisto sul vostro cammino è. . . non incontrare mai un ostacolo sul vostro cammino. Proprio una risposta geniale! Probabilmente starete pensando: “Non sono un medium l’unico modo che ho per essere certo che non incontrerò mai un ostacolo sul mio cammino è non salire mai sulla moto!” Non vi si può dare tordo. Ma ricordatevi che guida sicura significa riduzione dei rischi, non eliminazione dei rischi. Quindi partiamo rivedendo alcuni principi fondamentali. Se avete seguito uno dei nostri corsi di guida di base, ricorderete che un argomento molto importante era il cosiddetto metodo “S.E.E.” che significa Search, Evaluate, Execute(Cercare, Valutare, Eseguire). Questo concetto articolato in tre fasi essenzialmente significa ricercare attivamente potenziali rischi e situazioni pericolose che potrebbero verificarsi analizzando ciò che vedete e decidendo come reagire, e quindi reagire. Torniamo alla situazione descritta all’inizio dell’articolo. Non bisogna cercare
“Guida sicura significa riduzione dei rischi, non eliminazione dei rischi”
troppo per accorgervi che c’è un camion davanti a voi. Ma cosa significa? Tra altre cose, probabilmente significa che la vostra visibilità cioè quanto riuscite a vedere della strada davanti a voi è compromessa. Questa è la prima fase della valutazione della situazione. La fase seguente è decidere cosa fare al riguardo. Avete diverse opzioni. La prima probabilmente sarebbe quella di rallentare e aumentare la distanza di sicurezza per avere un po’ più di tempo per reagire se e quando un ostacolo dovesse presentarsi. Ricordate la regola dei due secondi: dovete lasciare un minimo di due secondi tra la vostra motocicletta e il veicolo che vi precede. E va bene lasciarne di più se la situazione lo richiede. Un’altra opzione praticabile sarebbe quella di cambiare posizione rispetto al camion. Se siete su una strada a più corsie potreste cambiare corsia e superarlo. M.a forse c’è molto traffico e nessun posto dove andare. In questo caso, cercate di lasciarvi una via di fuga, cioè uno spazio aperto da un lago o dall’altro, e dietro di v0i, dove potete infilarvi rapidamente in caso di necessità. Se la strada è a due corsie, il sorpasso è una possibilità, ma soltanto se potete farlo senza correre rischio (entreremo nei dettagli di questo argomento in un prossimo articolo). Se la strada è tortuosa ! quindi è difficile sorpassare e non avete particolarmente fretta cosa che non dovreste mai avere quando siete in moto – potreste anche decidere di rallentare e anvi distanziare dal camion. o perfino fermarvi e fare una breve pausa per permettere al camion di percorrere qualche chilometro di strada. Fate qualsiasi cosa serve per avere un po di spazio e diminuire la possibilità di essere colti di sorpresa. In altre situazioni usate le volere opacità di ricerca e valutazione (Search Evacuate) per riconoscere le situazioni otenzialmente pericolose – e quindi mettete in atto (Execute) il vostro piano i azione.
Il coraggio di scartare
Ora supponiamo che abbiate tentato (o almeno preso in considerazione) tutte queste cose e ciononostante vi troviate faccia a faccia con un ostacolo sul vostro cammino può succedere! Ora la vostra prima opzione spesso è scartare di lato per evitare l’ostacolo, sempre che possiate farlo in sicurezza. Anche in questo caso è importante l”‘ammortizzatore temporale”. Se avete il polso della situazione in cui state guidando, saprete già — o almeno vi sarete fatti un’idea – se, per esempio, c’è spazio nella corsia alla vostra sinistra per potervi spostare lì. O forse nella corsia di emergenza a destra. In un caso o nell’altro, si tratta di cambiare rapidamente direzione per evitare l’ostacolo e quindi tornare sui propri passi per riassumere la direzione originale. In altre parole, una scarpata. Una scartata non è altro che due rapide controsterzate in direzioni opposte. Come forse ricorderete. una “controsterzata” è una svolta a destra o sinistra che viene fatta premendo la manopola sul lato verso il quale si intende scerzare. Questo potrebbe sembrare contro ciò che ci si aspetterebbe, perché essenzialmente si gira il manubrio nella direzione opposta a quella in cui si vuole dirigere il veicolo. Ma a causa della fisica giroscopica delle ruote della motocicletta che girano rapidamente, la moto si inclinerà e girerà verso la manopola che stage premendo. Ed è assolutamente cruciale che comprendiate questo in una situazione di emergenza. Ricordate: non scartare mai frenando contemporaneamente. É molto importante separare queste due azioni. E una capacità che vale la pena esercitare di tanto in tanto in un parcheggio vuoto. Ricordate di non contrarre i muscoli e lasciare che la moto si muova sotto di voi. Più cessione avete nel corpo, meno scorrevole sarà la risposta della moto ai vostri comandi.
Scavalcare l’ostacolo
A volte, a seconda del tipo di ostacolo che dovete superare, la scelta migliore potrebbe essere quella di guidarci sopra (“scavalcarlo”). Personalmente, non penso di conoscere nessuno cui è capitato d’imbattersi sul proprio cammino in un “cinque per dieci”, ma questo è l’esempio che si trova sempre nei libri e quello che usiamo nei corsi Rider’s Edge. E facile per esercitarsi. Quindi, se mai vi dovesse capitare d’incontrare sul vostro cammino un oggetto del tipo “cinque per dieci” che non potete evitare, per prima cosa rallentare il più possibile (traffico permettendo) e fate del vostro meglio per avvicinarci all’ostacolo ad un angolo di 90 gradi. Sollevatevi leggermente dalla sella e tenete le ginocchia piegate. Tenete saldamente il manubrio(ma, di nuovo, senza introdurre tensione eccessiva nella situazione), spostate il peso del corpo all’indietro e date leggermente gas appena prima di entrare in contatto- Questo aiuterà la ruota anteriore ad assorbire parte dell’impasto e a “sollevarsi” al di sopra dell’ostacolo. Appena entrate in contatto con l’oggetto rilasciate l’acce]eratore e, mentre continuate a guardare avanti, piegate le ginocchia per assorbire il colpo mentre la moto avanza al di sopra dell’oggetto. Se eseguita in modo corretto, resterete sorpresi dell’efficacia di questa manovra per scavalcare gli ostacoli — anche quelli più grandi di un “cinque per dieci”
Fermatevi se potete
Per concludere, se non siete in grado di scartare intorno all’ostacolo e pensate di non poterlo scavalcare senza correre rischi, un arresto di emergenza potrebbe essere la vostra opzione migliore. Ecco i punti principali:
- Niente panico!
- Azionate entrambi i freni in modo deciso e uniforme.
- Tirate la frizione e scalate le marce.
- Controllate cosa succede dietro di voi(molto importante!).
- Fermate la moto in modo rapido e in sicurezza.
- Se necessario, accelerate subito dopo per allontanarvi da altri potenziali pericoli.
Riassumendo
Ricordate: se possibile evitate le situazioni in cui gli ostacoli potrebbero apparire improvvisamente. Imparate a scartare bene per evitarli, se potete. Esercitatevi a “scavalcare” gli ostacoli, così sarete in grado di farlo in caso di necessità. Sappiate come fermare la moto rapidamente e in sicurezza in caso di necessità ed eliminare dalla vostra esperienza di guida la paura d’imbattersi in ostacoli imprevisti.
Becky Tillman trainer MSF
RiderCoach, coach della
Harley-Davidson Riding Academy
e Marketing Field Manager della
Harley-Davidson Motor Company.
Fonte H.O.G. Magazine Numero estate 2011